La 18° edizione della Biennale d’Architettura ha esplorato nuovi orizzonti sotto la guida della talentuosa curatrice Lesley Lokko, che ha plasmato il tema “The Laboratory of the Future” attraverso uno sguardo verso un domani migliore.

Per noi, appassionati di architettura, questo viaggio è stato un’immersione nella creatività, nell’innovazione e nella bellezza dell’architettura contemporanea.

In un gesto audace, Lesley Lokko ha posto l’Africa al centro della mostra, riconoscendola come l’elemento chiave per plasmare l’intera esposizione. La sua sfida era raccontare il continente come un luogo in cui la ricerca, l’innovazione e la sperimentazione sarebbero state protagoniste. Nell’osservare le installazioni, abbiamo da subito compreso che i veri protagonisti erano i visitatori.


Nulla era immediatamente esplicitato, era invece richiesta una personale interpretazione che ci ha permesso di immergerci appieno in questa straordinaria Biennale.

Camminando tra i giardini della Biennale e l’Arsenale abbiamo chiesto a Paolo Sostenio, il nostro Art Director e Fondatore di Play/Think Creative, quale sia il legame che unisce architettura e grafica. 

Ci ha sorpresi spiegandoci come nella sua visione questi siano due linguaggi complementari che si intrecciano in modi affascinanti. Entrambi sono veicoli per esprimere la creatività e la visione. Spesso la coesistenza di forme architettoniche e elementi grafici può trasformare uno spazio, rendendolo unico e memorabile.

La Biennale di Venezia: creatività, innovazione e bellezza architettonica

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